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Recovery per tutti: diventare “studenti del proprio benessere”

E continuiamo a riflettere sull’omicidio della psichiatra Barbara Capovani

🔊 Puntata 851


Recovery per tutti: diventare “studenti del proprio benessere”
851 Recovery per tutti: diventare “studenti del proprio benessere”

Psicoradio riflette sulla tragedia dell’uccisione della psichiatra Barbara Capovani, parlando con Gisella Trincas, presidente dell’Unasam, che raccoglie più di 70 associazioni di familiari di persone con disturbi psichici. Trincas ci parla della deriva che sta prendendo la psichiatria, e fa l’esempio di un paese sardo dove c’è una sola psichiatra per 2.500 persone.

”Non c’è psichiatria senza incontro con il paziente”: Anche lo psichiatra Eugenio Borgna dichiara la necessità di una cura che non si affidi solo ai farmaci ma possa basarsi sulla conoscenza profonda del paziente e cerchi, “con un tentativo a volte disperato, e che può fallire, di intuire cosa c’è e cosa si muove negli abissi del cuore umano.”
Nelle prossime puntate cercheremo risposte ad una domanda che in questi giorni torna spesso ad occupa le nostre menti: cosa si può fare, cosa è giusto fare, quando una persona non vuole curarsi, ma questo rischia di renderla pericolosa a sé e agli altri?


Psicoradio è stata alla presentazione del progetto “Recovery college: la citta come sistema di opportunità per la salute mentale come bene comune”, tenuta a Bologna il 3 maggio, e voluta in particolare dal dott. Fabio Lucchi, direttore del Dipartimento di Salute Mentale di Bologna
Non è semplice descrivere brevemente il concetto di Recovery, che non si applica solo al persone con disturbi psichici; l’idea di base è che ciascuno di noi può diventare “studente del proprio benessere” , crescere in competenza e consapevolezza, attraverso percorsi formativi di gruppo, “per maturare consapevolezze e azioni concrete , utili nei singoli e diversi percorsi di vita di ciascuno” spiega il dott. Lucchi. Questo progetto di miglioramento della vita delle persone deve coinvolgere tutta la città: le associazioni, le cooperative, i servizi. L’obiettivo è motivare le persone ad attivarsi ed aiutare anche i più fragili ad avere maggiore consapevolezza delle proprie capacità e desideri, e una vita più ricca possibilmente anche attraverso un lavoro. Il processo che porta alla Recovery, sostiene il dott. Lucchi, “deve nascere dal singolo, che può essere stimolato dall’ambiente, da amici, famigliari ma deve partire dall’individuo”. 

Per approfondire il tema della Recovery, l’8 maggio a Bologna si tiene il convegno “La città come sistema di opportunità per la salute mentale” promosso da UniBo, Ausl Bologna, Comune di Bologna e Città Metropolitana, con la partecipazione di esperti nazionali e internazionali, associazioni che si interessano all’ integrazione nel lavoro per i soggetti più fragili, operatori della salute mentale
Il programma sul sito https://site.unibo.it/ci-vuole-una-citta/it/agenda/convegno-benessere-bene-comune

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