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Sono giovane ma non dimenticare di chiedermi come sto!

Una campagna di sensibilizzazione racconta il disagio psichico degli studenti durante e dopo la pandemia

🔊 Puntata 828


Sono giovane ma non dimenticare di chiedermi come sto!
828 Sono giovane ma non dimenticare di chiedermi come sto!

Come stanno gli studenti e le studentesse dopo l’emergenza sanitaria? Nove su dieci, in Italia, hanno vissuto una condizione di forte disagio psichico, durante e dopo la pandemia. Lo dicono i dati di un’indagine statistica alla quale hanno risposto 30.000 studentesse e studenti che frequentano scuole medie, superiori e università. La ricerca è stata condotta da Ires, l’istituto di ricerca dell’Emilia-Romagna e promossa dalla Rete degli studenti medi, da Udu – Unione degli universitari e dal sindacato dei pensionati Spi Cgil. L’obiettivo dell’indagine era capire la relazione tra emergenza sanitaria e malessere psichico dei giovani. La ricerca fa parte di una campagna più ampia di sensibilizzazione sul disagio psichico, che porta il nome “Chiedimi come sto”.

Caterina Migale, portavoce dell’Udu e giovane attivista racconta ai nostri microfoni che: “Il problema degli studenti, più che la didattica a distanza, è stato l’essere obbligati a stare chiusi. Ma i problemi che riscontriamo non sono solo dovuti alla pandemia: molti esistevano già. Sul 28% degli studenti che hanno detto di aver sofferto di disturbi alimentari, solo il 16% ne ha sofferto per la prima volta durante il periodo covid. L’11% ne soffriva già da prima”.

È stata resa pubblica in questi giorni anche una ricerca di Save The Children, nella XIII edizione dell’”Atlante dell’infanzia a rischio in Italia”. Contiene dati molto preoccupanti che riguardano l’età dell’infanzia e dell’adolescenza. A peggiori condizioni economico-sociali possono corrispondere minori possibilità di prevenzione e cura. L’Atlante lancia su questo un vero e proprio “allarme povertà”: sarebbero 1,4 milioni i bambini in povertà assoluta in Italia, con un divario importante tra Nord e Sud. Il divario più grave riguarda le bambine: l’aspettativa di vita di una bambina che nasce e cresce in Calabria è di 15 anni inferiore a una bambina che nasce e cresce in Trentino. Di conseguenza, queste condizioni possono portare a un peggioramento del disagio psichico tra i minori: si parla di un aumento del +39,5% dei ricoveri per patologia neuropsichiatrica infantile tra il 2019 e il 2021 in 9 regioni monitorate dalla Società italiana di pediatria. A fronte di questo aumento, però, si contano solo 394 posti letto in degenza in questi reparti, e mancano all’appello almeno 1400 pediatri di base in tutta Italia.

I dati di entrambe le ricerche ci dicono che i bambini e i giovani hanno bisogno di una particolare attenzione, e ci sono molte figure che decidono di investire il proprio tempo e la propria professionalità nel supporto di queste che, citando la scrittrice Beatrice Alemagna, “sono persone piccole, ma di certo non piccole persone”. Ai microfoni di Psicoradio una pedagogista che si occupa di ippoterapia, una arteterapeuta e una infermiera raccontano alcuni progetti promossi in provincia di Bologna: si tratta soprattutto di progetti di prevenzione, che in età giovanile sono sicuramente fondamentali per evitare che lo star male possa scaturire in un più forte disagio. 

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