Promesse, lapsus inquietanti e vaghezze
La salute mentale nei programmi elettorali
🔊 Puntata 819
In queste elezioni, cosa stanno dichiarando i partiti rispetto al tema della salute mentale? Ne parliamo con il dott. Fabrizio Starace, direttore del Dipartimento di Salute Mentale di Modena e presidente della SIEP (Società Italiana di Epidemiologia Psichiatrica). Prima però gli abbiamo chiesto di fare un passo indietro e dirci quanto i governi del passato hanno ritenuto importante questo tema, così fondamentale per la vita e il benessere di milioni di persone, e cioè quanto l’Italia investe in Salute Mentale. La risposta è sconsolante: il paese della “rivoluzione” basagliana, quello che più di 40 anni fa, unico al mondo, ha messo fuori legge i manicomi e immaginato una cura rispettosa dei diritti umani, in realtà è tra le nazioni occidentali che investono meno in salute mentale, fanalino di coda dopo Germania, Inghilterra, Francia, Spagna… E così ci conferma che gli ostacoli alla piena realizzazione della riforma sono certamente culturali, ma anche largamente economici. Guardiamo allora le promesse sulla salute mentale che in queste elezioni alcuni partiti hanno inserito nei loro programmi.
La Lega– unico partito del centro destra ad essersi ricordato della salute mentale – elenca una lunga serie di provvedimenti. Tra questi, un forte aumento dei posti letto per le persone con disturbi mentali, potenziando “l’offerta di presa in carico ospedaliera di persone affette da disturbi mentali severi o complessi …) e l’istituzione di nuovi modelli residenziali per la presa in carico dei medesimi soggetti.” Detta così, non si può non temere un’idea di psichiatria che tende ad isolare – in ospedale o residenze – le persone. Anche perché poco dopo nel testo un lapsus rivelatore spiega che nelle residenze individuate dalle regioni dovranno andare a stare “ i soggetti che a seguito di dimissione da ospedale psichiatrico presentano un’elevata fragilità (…)”. Solo che gli ospedali psichiatrici sono chiusi, grazie alla legge 180, da alcuni decenni.
Di impostazione diversa il breve riferimento alle politiche per la salute mentale nel programma del PD, che parla di lanciare “un piano straordinario per la salute mentale per promuovere presa in carico e inclusione attraverso lo sviluppo di modelli organizzativi di prossimità, con Centri di Salute Mentale di piccola scala fortemente radicati e integrati nella comunità”. E il dott. Starace immagina che questo Piano nasca come seguito alla Seconda Conferenza Nazionale della salute mentale convocata poco più di un anno fa.
Molto numerose le proposte di Verdi e Sinistra Italiana; tra le altre, la prevenzione dello stress lavorativo, la proposta di un servizio di guardia psichiatrica aperta 24 ore, e quelle tese a rafforzare l’aiuto psicologico, attraverso “l’assunzione straordinaria di psicologi e specialisti della salute mentale nei sistemi sanitari pubblici territoriali convenzionati o che garantiscano un costo di prestazione calmierato”. All’interno delle scuole la prevenzione e l’aiuto psicologico dovrebbero essere affrontati con servizio di psicologia scolastica strutturale.
Però, osserva il dottor Starace, tutti i programmi peccano di un grave limite comune: non chiariscono in nessun modo da dove verranno ricavati i soldi ( in qualche caso davvero moltissimi ) necessari per realizzare le riforme promesse.
Tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre ci saranno due eventi interessanti dedicati alla cosiddetta outsider art, l’arte irregolare. Se ascoltate spesso Psicoradio saprete che più volte abbiamo approfondito questo argomento da vari punti di vista. Il primo psicoappuntamento che vi segnaliamo si svolge a Bologna, nella biblioteca dell’Istituzione Gianfranco Minguzzi, giovedì 29 Settembre: la storica dell’arte, curatrice e docente Lucienne Peiry, presenterà il libro “Fernando Nannetti, libro di pietra”. A dialogare con l’autrice vi saranno Sara Ugolini, storica dell’arte specializzata in outsider art, e la direttrice di Psicoradio Cristina Lasagni, docente di Cinema all’università della Svizzera italiana. Il secondo appuntamento si svolge invece nel centro di Piacenza da venerdì 30 settembre a domenica 2 ottobre: si tratta della settima edizione del Festival itinerante dell’outsider art e dell’arte irregolare. Quest’anno il fil rouge è il Genius Loci, ovvero, tradotto dal latino, quello che potremmo chiamare lo spirito del luogo, la sua specificità.