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R-estate in casa ma pretendete le cure migliori

I redattori raccontano quest’estate particolare e Gisella Trincas parla di come i servizi di salute mentale vanno incontro alla nuova ondata Covid-19

🔊 Puntata 718


R-estate in casa ma pretendete le cure migliori

L’estate non sempre è un periodo facile; lo è stato ancora meno in questo anno così duro e particolare. I redattori di Psicoradio ricordano la loro estate, tra momenti di solitudine, passeggiate in Appennino, e appuntamenti in uffici semideserti.

E Gisella Trincas, presidente di Unasam (Unione Nazionale Associazioni Salute Mentale) ci parla di come si sono organizzati i servizi di salute mentale sul territorio e delle difficoltà incontrate tra lockdown ed estate. “Ci sono persone che anche nel lockdown sono riuscite ad avere un contatto importante e continuativo con il servizio di salute mentale, pur con le difficoltà che abbiamo vissuto tutti quanti noi. Però’ in tanta parte del territorio, dove i servizi sono in maggiore difficoltà, che hanno criticità, che hanno scarsità di personale, non ci sono state certo le condizioni per mantenere un rapporto continuativo con le persone. La sofferenza maggiore c’è stata dove i servizi hanno interrotto le attività riabilitative, i gruppi di automutuo aiuto, le borse lavoro, i tirocinii. Tutto questo è stato sospeso e fatica ancora oggi ad essere ripreso, anche se da molti mesi non siamo più nella fase di lock down.

Gisella Trincas evidenzia i problemi strutturali del sistema di cura dovuti a “scelte politiche istituzionali che hanno danneggiato il sistema sanitario pubblico e il sistema di salute mentale di comunità… noi chiediamo che vengano ovunque garantiti servizi che abbiano prima di tutto le risorse professionali per garantire la multi-disciplinarietà dell’intervento, e anche numericamente adeguati”. Insomma, serve investire molto in salute mentale.

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