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Vite disegnate male

Gipi si racconta alla Psicoradio

🔊 Puntata 647


Vite disegnate male
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Il primo incontro tra la Psicoradio e Gipi, qualche anno fa, è stato fulminante. In un bar, davanti a una birra e a un suo libro appena autografato, il fumettista toscano ha raccontato parti anche molto intime della sua vita e momenti dolorosi che lo hanno fatto riflettere.

“Si lavora quando si sta bene, almeno io, quando sono stato male mi sono ritrovato in psichiatria, e lì non ci vai con carta e penna. Una mattina mi sono recato in ospedale a Pisa per chiedere aiuto, loro mi hanno diagnosticato una serie di robe dai nomi bruttissimi, mi hanno fatto una lunga lista di medicine da prendere che non ho mai comprato, sono uscito capendo che mi ha fatto bene chiedere aiuto, cosa che non avevo mai voluto fare prima.”

Gipi prosegue ricordando l’esperienza artistica vissuta in Belgio, durante un percorso riabilitativo con una ragazzo affetto da un forte disagio psichico, grazie al quale ha capito la differenza tra “un artistoide spostato” e una persona che sta male e non ha la fortuna e la possibilità di elaborare il proprio dolore attraverso l’arte.

Dopo quel giorno abbiamo incontrato Gipi molte altre volte, e il suo libro con il disegno di un grande pirata sarcastico, nato dalla sua penna mentre chiacchieravamo, gira ancora per la redazione come una reliquia.

 

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