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REMS DOVE SI CURANO ”I FOLLI REI”

Il punto della situazione

🔊 Puntata 552


REMS DOVE SI CURANO ”I FOLLI REI”
   

In questa puntata Psicoradio cerca di fare il punto sulla situazione delle REMS in Italia, le “Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza” che sono state create dopo la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari (OPG). Stefano Cecconi, di StopOpg (che oggi svolge una funzione di “osservatorio” sulle REMS) ha iniziato un viaggio che lo porterà a visitare tutte le 30 strutture attive nel nostro paese.
Il quadro che descrive a Psicoradio è molto vario: in Lombardia, a Castiglione delle Stiviere, ci sono 120 persone concentrate in un unico luogo ed anche nel Lazio abbiamo alcune strutture fortemente custodiali mentre molto più interessanti e vivaci sono esperienze riscontrate ad esempio in Friuli Venezia Giulia, in cui le REMS praticamente quasi “scompaiono” perché sono costituite da due o tre posti all’interno di altre strutture sociosanitarie.

 

 

Sorprese importanti le ha riservate anche la Regione Campania: “La prima REMS che abbiamo visitato, a Mondragone,” – racconta Cecconi – “era addirittura aperta: c’era il centro diurno con le persone che consumavano i pasti, non si capiva chi fossero gli operatori chi fossero apparentemente le persone internate in REMS, chi invece stesse frequentando il centro diurno o il laboratorio. Questo è un altro elemento che dà speranza in questo processo che, coerentemente con la legge Basaglia, ha voluto superare la logica manicomiale che stava dietro gli OPG.” Dopo l’approvazione della legge che ha di fatto chiuso gli OPG il numero dei pazienti nelle REMS è sceso dai circa 800 ai 591 di oggi. E’ il segno che il processo di recupero e di reinserimento dei pazienti ha mosso dei passi. Eppure l’idea che non vi sia più la polizia giudiziaria a vigilare sulle persone che hanno commesso delitti e sono ospitate nelle Rems fa ancora paura a molti. Secondo Franco Corleone, garante dei detenuti della Regione Toscana ed ex commissario per la chiusura degli OPG, la soluzione sta nell’informazione: «Quando c’è una paura non bisogna sottovalutarla, o imporre, ma spiegare alla comunità che cos’è la struttura, chi ci sta dentro, e cioè persone che hanno commesso un reato quando erano incapaci di intendere e di volere». Marcello Marighelli, Garante dei detenuti dell’Emilia Romagna – dove esistono 2 REMS per un totale di 24 posti – ha sottolineato a Psicoradio il valore del recupero dei pazienti. Come esempio Marighelli ricorda l’accordo firmato il 30 maggio scorso tra Regione Emilia-Romagna, Magistratura e Ufficio di esecuzione penale esterna: nel protocollo le istituzioni si impegnano a favore del reintegro sociale dei pazienti delle Rems.

 

 

 

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