Quest’anno Psicoradio vi regala un dizionario!
Per finire il 2021 e iniziare il 2022 vi offriamo uno “Psicodizionario” dei termini usati e abusati del mondo della salute mentale
Come ogni anno nel periodo natalizio, i redattori e le redattrici di Psicoradio vi donano pezzi musicali, poesie o spezzoni di film che raccontano parti della nostra vita e che ci piace condividere con voi. Ma per finire questo anno e iniziare il prossimo, sentiamo anche il bisogno di fare un po’ d’ordine, iniziando dalla A e finendo con la Z, in un nostro “Psicodizionario” che descriva termini usati e abusati del mondo della salute mentale. Nella vita quotidiana, infatti, ci imbattiamo spesso in termini che evocano il mondo della psiche: a volte strani, spesso generici, altre volte troppo specialistici. Ci sono diagnosi – come depressione, nevrosi o schizofrenia – che sono evase dal campo ristretto della salute mentale, e oggi sono sulla bocca di tutti, utilizzate in modo superficiale per indicare comportamenti e stati d’animo. Altri termini – come matto, pazzo, handicappato – a volte sono usati per offendere. E allora, c’è bisogno dI un po’ del nostro PSICODIZIONARIO, una serie di trasmissioni tratte da una rubrica di podcast che abbiamo realizzato negli scorsi mesi per l’agenzia di comunicazione Redattore Sociale, e che avevamo chiamato PsicoDIZIOradio. Come vedrete, si va dal bullismo alla contenzione, dall’invidia del pene al raptus e alla zoofobia.
Qualche dose dello PSICODIZIONARIO di PSICORADIO, con alcune anticipazioni di quel che sentirete: A come atti mancati; B come bullismo: “Hanno cominciato a spintonarmi all’uscita da scuola: io cadevo e ad ogni caduta erano risate. Quelle risate me le porto ancora dentro e per molto tempo le ho interpretate come l’unico giudizio che gli altri potessero avere di me”. C come contenzione; D come disturbo di personalità borderline; E come empatia; F come film; G come guaritore; H come Hikikomori: avete mai desiderato rinchiudervi nella vostra cameretta e non uscirne più? Agli Hikikomori succede. Tra gli altri, ne parla con noi Yuri Ywasaki, che per anni è stata una hikikomori e che oggi, dopo aver finito l’università, gira il mondo raccontando la sua esperienza. I come invidia del pene; L come ludopatia; M come musicoterapia; N come negazione; O come outsider art; P come psicosi; Q come quarantena; R come Raptus: È una “buccia di banana” su cui spesso scivolano giornali e mezzi di comunicazione quando urlano titoli come “raptus di follia”, “raptus omicida” o “raptus di gelosia”. S come stigma; T come Tso, trattamento sanitario obbligatorio; U come uditori di voce; V come Vaginismo: “Continuavo a chiedere alla mia ginecologa se io la avessi la vagina, se ci fosse in me un buco”, racconta una ragazza intervistata da Silvano Agosti nel documentario “D’amore si vive” del 1984. Z come zoofobia. Un dizionario, come una enciclopedia, è in continua crescita. Suggeriteci altri termini che vi piacerebbe ne facessero parte!
“Psicostorie” è il nuovo podcast di Psicoradio realizzato per l’agenzia di comunicazione Redattore Sociale. Per quattro settimane i redattori narrano una storia: I., che giovanissima inizia a sentire voci; B. che ha vissuto la sua infanzia in orfanotrofio e si è ripresa la sua vita passo per passo; A., che ha trovato nel rap il modo di elaborare il nero che vedeva intorno a sé. E poi la storia collettiva di una etnia matriarcale cinese.