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LA FOLLIA DELLA POLITICA

Una persona con disagio psichico soffre se sente usare come insulti parole come matto, folle, pazzo…?

🔊 Puntata 532


LA FOLLIA DELLA POLITICA
   

 

 

Nel 2013, durante la campagna elettorale per le elezioni politiche, abbiamo denuciato il fiorire di dichiarazioni come:
La finanziaria è stata scritta da pazzi in libertà” “Questo partito è schizofrenico” “Bisognerebbe legarli tutti” “Il premier è matto”

“Perché usare il termine matto come se fosse sempre sinonimo di stupido, e le diagnosi come offese?” “E dove dovrebbero stare “i pazzi in libertà”? In manicomio, certamente!” commentano alcuni redattori di Psicoradio.

E  in queste elezioni?
Gli anni passano, ma le cattive abitudini non cambiano.

In queste elezioni, poi, i politici usano le fragilità psichiche per scrollararsi di dosso ogni responsabilità. Come se  le persone con un disturbo psichico vivessero in una palla di vetro impermeabile ai climi di odio e di razzismo. “Macerata: gesto di un folle, nessun atto politico” grida un leader, dimenticandosi tutto l’odio sparso fino ad allora, a cui proprio le persone più fragili sono più sensibili.
Eppure i politici dovrebbero prestare più attenzione, perché le sensibilità che possono essere ferite sono molte. Solo a Bologna e provincia circa il 2% della popolazione, diciassettemila persone, sono in cura presso i centri di salute mentale pubblici, e si stima che un altro 2% facciano riferimento a strutture private; poi ci sono le persone che i servizi non riescono ad intercettare…
Cari politici, un modesto consiglio da Psicoradio: anche i “folli” votano, e se sommiamo tutti i voti, vi converrebbe cambiare linguaggio ( e pensiero)

 

 

Anche gli psicologi hanno un cuore?

 

 

Nella seconda parte della puntata, Psicoradio continua la sua inchiesta:  Anche gli psicologi hanno un cuore? gli psichiatri ci ascoltano o sono solo dispensatori di farmaci? Più in generale,  gli operatori della salute mentale ci tengono davvero a noi? Ne abbiamo parlato con alcuni utenti dei servizi di cura dell’ Emilia-Romagna . Tra loro,  Mario Mazzocchi e Giovanni Romagnani, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’associazione “Nessuno resti indietro” composta da utenti della salute mentale. Tra le critiche più frequenti, lo psichiatra distratto da telefonate e messaggi, un infermiere che entra nello studio senza bussare nel bel mezzo di un colloquio. “Io ho avuto la fortuna – dice Romagnani – di avere una psichiatra che ha un rapporto di cuore e questa per me è stata una vera boccata d’ossigeno”.

 

Psicoappuntamento!

 

 

LI BUFFONI DI ARTE E SALUTE

 

Dal 20 febbraio al 4 marzo, all’Arena del Sole di Bologna, lo spettacolo “Li buffoni”  della  compagnia  teatrale Arte e Salute, composta da persone in cura presso i servizi di salute mentale, con la regia di Nanni Garella.
“Li buffoni “ è una rivisitazione di una commedia che fonda le sue radici nella Commedia dell’arte, scritta nel 600 da Margherita Costa – cantante, attrice, scrittrice e cortigiana romana . «Abbiamo   riscritto la commedia, ambientandola nel nostro presente e prendendo spunto dall’idea di Margherita Costa – bizzarra, ma originalissima – di usare varie lingue (spagnolo, tedesco, turco…), in qualche modo “italianate”. Questo ci ha aperto la strada per far parlare i nostri personaggi, quasi tutti immigrati, in una nuova coinè linguistica, non più lingua italiana, ma appunto “italianata”…

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