DOVE NON ESISTE IL PROBLEMA DEL MATRIMONIO
I moso: una società matrilineare senza matrimonio e quindi senza possesso e senza violenza
🔊 Puntata 429
Con l’avvicinarsi dell’8 marzo Psicoradio vuole festeggiare la donna raccontando una società molto diversa dalla nostra, dove non esiste il matrimonio, non esiste la violenza fisica e sessuale e la gelosia è un sentimento distruttivo e ridicolo. E’ la società matrilineare dei Moso, una minoranza etnica di 4.5000 persone che vive alle pendici dell’Himalaya. Siamo andati alla scoperta di questa particolare realtà attraverso alcuni brani tratti dal libro “Il regno della donna”, del medico e scrittore argentino Ricardo Coler che qualche tempo fa ha visitato questa comunità.
“Conoscere i loro costumi ha messo sottoscacco quello che fino ad allora era stato per me l’ordine naturale delle cose. La famiglia, per esempio, per rimanere salda non deve mai essere fondata sulla coppia che secondo loro rende il gruppo altamente instabile”, argomenta lo scrittore argentino spiegando il motivo per cui nella società Moso tutti vivono all’interno della famiglia materna.
Nella puntata la redazione intervista anche l’antropologa Francesca Rosati Freeman, che ha vissuto con i Moso ed ha girato il documentario “Nel nome della madre”.
“E’ una società senza violenza perché i Moso hanno sempre evitato ogni forma di conflitto, sia con la pratica del consenso che escludendo il matrimonio, che è considerato una forma di attacco al matriclan. Non esiste lo stupro, il femminicidio e la violenza sui minori. Gli anziani non vengono abbandonati a se stessi”.
La Buona Psico Notizia
Bologna vola in Giappone per esportare la chiusura dei manicomi. Psicoradio lancia una nuova rubrica “La buona notizia”, per raccontare ciò che di positivo succede nel mondo “psi”. Questa settimana ci occupiamo del viaggio verso il Giappone intrapreso da un utente dei servizi di salute mentale, un educatore, una psichiatra e una volontaria. Questa piccola delegazione, invitata da dott. Hofumi Noguchi direttore del centro Soteria di Tokyo, cercherà di spiegare come sono organizzati e strutturati i servizi di salute mentale in Italia e qual è stato il percorso che ha portato alla chiusura dei manicomi. In Giappone esistono ancora gli ospedali psichiatrici ma c’è la volontà di riformare il sistema di cura.