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LE PSICOPILLOLE

Psicoradio inizia una serie di puntate per riflettere sul tema degli psicofarmaci

🔊 Puntata 322


LE PSICOPILLOLE

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Psicoradio inizia una serie di puntate per riflettere sul tema degli psicofarmaci: dalla descrizione delle principali “famiglie” di psicofarmaci, e dei loro effetti indesiderati, al parere di chi questi medicinali li prende tutti i giorni, ed è quindi molto esperto.

E poi, con il gioco del “vero e falso” affronteremo le fantasie e la realtà di questa particolare categoria di medicinali attorno a cui si addensano tante paure.

In questa puntata la redazione intervista due psichiatri dell’ASL di Bologna esperti in farmaci: Antonella Piazza e Marco Menchetti.

Ecco qualche anticipazione. Ci sono sostanzialmente quattro grandi famiglie di psicofarmaci: ansiolitici, antidepressivi, antipsicotici e stabilizzatori dell’umore.

Secondo i nostri intervistati, gli ansiolitici possono provocare dipendenza anche fisica, ed avere come effetto collaterale l’eccesso di sedazione, soprattutto se associati ad altre sostanze, per esempio all’alcol.

Gli antidepressivi, nonostante tante paure, non danno invece dipendenza fisica, anche se non devono essere interrotti di colpo per evitare “l’effetto rimbalzo”.

Gli antipsicotici si usano per i disturbi psichiatrici maggiori, come le psicosi, le depressioni molto gravi di tipo psicotico e gravi disturbi di personalità. Neanche loro danno dipendenza fisica, e rispetto ai primi antipsicotici possono avere effetti collaterali un po’ più leggeri, tra i quali l’aumento di peso. Gli stabilizzatori dell’umore si usano nella cura del disturbo bipolare.  Anche per loro vale quanto detto per gli antidepressivi: possono dare dipendenza psicologica, ma non fisica.

Entrambi gli psichiatriinistono comunque sul fatto che, anche se gli psicofarmaci funzionano, è sempre molto importante associarvi una terapia psicologica e attività di reinserimento nel mondo.

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