Vorrei essere io l’uragano
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Intervista ai Massimo Volume
“Dicevi che
il litio ti aveva cambiato dentro: ora i tuoi ricordi erano come vecchie lenzuola stese al sole ad asciugare”
Questo verso è tratto da Litio, una canzone contenuta all’interno di Cattive abitudini, il nuovo album dei Massimo Volume, una delle più importanti band italiane degli ultimi vent’anni. Abbiamo ospitato nei nostri studi di Psicoradio Emidio Clementi e Vittoria Burattini, rispettivamente voce, basso e batteria dei Massimo Volume. “La mia prima batteria sono state le pentole che rovesciavo sul letto di mia nonna e suonavo con i cucchiai di legno” racconta Vittoria parlando di come sia iniziata la passione per la musica “salire sul palco ha un effetto curativo e catartico così come tenere tra le mani un disco frutto del tuo lavoro” aggiunge parlando del valore terapeutico della musica.
Emidio ci ha raccontato invece le storie di alcuni personaggi emblematici che hanno ispirato i loro pezzi. Dall’attore Leo Mantovani, caro amico e compagno d’avventure, al poeta e letterato dei primi del ‘900, Emanuel Carnevali, “morto di fame nelle cucine d’America”.
Proprio cantando Carnevali nel loro più celebre pezzo “Il primo Dio”, i massimo Volume regalano uno dei versi più intensi della loro intera produzione, un verso che risuona nelle menti e nel vissuto di Psicoradio: “Dire qualcosa mentre si è rapiti dall’uragano, questa è l’unica cosa che mi possa compensare del fatto di non essere io l’uragano” .