Violenze senza confini
Psicoradio contro la tortura
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Puntata 189
“Le vittime delle torture subiscono una frattura della psiche che deve essere ristabilizzata. Il lavoro di cura per chi ha subito torture può essere lungo ma non serve patologizzare”.
Questa settimana Psicoradio dà la parola ai migranti e ai torturati messicani e lo fa attraverso la voce del dott. Fernando Valdez Perez, psichiatra e psicoanalista che lavora all’università intercontinentale del Messico e all’osservatorio della psicologia del migrante.
“La tortura è ogni violenza che una persona è costretta a subire da un’autorità – spiega agli psicomicrofoni il dott. Perez e continua – in Messico i poliziotti sono addestrati dallo stato per circa due anni a diventare torturatori”
E’ forte il senso di colpa e la vergogna di chi subisce violenza, che sempre secondo il dott. Perez, viene metabolizzato in maniera diversa dagli uomini, figli di una cultura macista che vieta loro di esprimere emozioni rispetto alle donne, più libere di esprimere i propri sentimenti e che hanno una maggiore capacità di recupero.
Anche in quella che Perez chiama “la civile Europa”, si assite però a terribili violenze contro i migranti: “in centri di identificazione ed espulsione sono stati denunciati al tribunale dei popoli in movimento da Turchi, Marocchini, Bosniaci, uomini e donne che hanno subito torture proprio in questi centri”.
Nella parte locale si parla dello spettacolo “Il medico dei pazzi” che gli attori della compagnia di Arte e Salute portano in scena all’Arena del sole dal 2 al 12 Marzo, con la regia di Nanni Garella. Uno spettacolo che riflette sulla sottile linea di confine tra follia e normalità e sul peso delle etichette e delle apparenze. Per questo Psicoradio ha intervistato tre dei protagonisti della rappresentazione, due attori di Arte e Salute e il comico Vito che hanno sottolineato come sia fin troppo facile nella società di oggi “etichettare le eccentricità e le diversità con le parole pazzia e follia, mentre dovremmo imparare giudicare e giudicarci con meno pregiudizi”.