Con Antigone nel manicomio giudiziario di Reggio Emilia
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Psicoradio e gli OPG
“Io faccio l’avvocato, ma ci penso sempre due volte prima di dare la semi infermità mentale, perché nell’OPG si sa quando si entra e non quando si esce”. Ai microfoni di Psicoradio c’è l’avvocato Elia de Caro, di Antigone, associazione che si occupa dei diritti degli internati e dei lavoratori nelle carceri e negli Ospedali psichiatrici giudiziari. Attraverso di lui “vediamo” questi luoghi chiusi e sconosciuti.
“Le celle sono 9 metri quadrati compreso il bagno; dovrebbero ospitare una sola persona, invece sono sempre due, a volte anche tre ad occupare una singola cella.
All’interno degli OPG non ci sono persone come Hannibal the Cannibal, ma anche persone con patologie lievi che hanno commesso reati gravi. L’entità del reato non coincide con la gravità della patologia”.
L’avvocato prosegue illustrando la situazione dell’Ospedale Psichiatrico di Reggio Emilia, ritenuto il migliore tra i sei OPG presenti sul territorio nazionale.