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… E TU SLEGALO SUBITO

La contenzione non è una pratica medica

🔊 Puntata 423


… E TU SLEGALO SUBITO

“La contenzione non è una pratica medica; (…) abbiamo deciso di disciplinarla con una direttiva dalla Regione Emilia Romagna, per ridurre sempre di più i casi di contenzione negli SPDC (servizi psichiatrici di diagnosi e cura).”

Sono parole di Mila Ferri, responsabile per la salute mentale della Regione Emilia Romagna che parla a Psicoradio delle strategie per ridurre la contenzione, ovvero la pratica di legare persone in modo coercitivo.

Questa settimana infatti Psicoradio segnala una iniziativa del Forum della Salute Mentale: “….E TU SLEGALO SUBITO”, una campagna nazionale per l’abolizione della contenzione che sarà presentata a Roma il 21 gennaio 2016.

I promotori della campagna sostengono che la contenzione non solo impaurisce e umilia chi la subisce, ma anche gli operatori sanitari che la praticano; inoltre il Forum denuncia il fatto che durante la contenzione si sono verificati diversi “incidenti” che sono costati la vita ai pazienti.

 

Per superare questa pratica incivile e indegna, sostengono i promotori della campagna, c’è bisogno di operatori competenti in grado di opporsi e disubbidire: la contenzione in Italia è molto diffusa, ma ci sono anche luoghi in cui è stata abbandonata.

E’possibile sottoscrivere l’appello scrivendo a: etuslegalosubito@gmail.com.

 

 

La puntata prosegue raccontandovi di “LOVE GIVER”, un progetto che prevederebbe la formazione di Assistenti Sessuali per disabili: “ l’assistente sessuale accompagna la persona disabile alla scoperta delle emozioni della propria sessualità, per farle comprendere quanto il corpo possa essere fonte di piacere e non solo di dolore” spiega Max Ulivieri, promotore e portavoce dell’iniziativa, web designer e lui stesso persona con disabilità.

Si tratta, spiega Ulivieri, di una figura professionale presente in tutta Europa da dieci anni, ma che in Italia non è ancora prevista, anzi, il progetto è molto osteggiato. Lo sa bene Caterina, un’educatrice che avrebbe voluto diventare Assistente Sessuale, e che ha portato in scena la sua delusione in uno spettacolo dal titolo “La Rivoluzione” tenutosi all’Oratorio S. Filippo Neri di Bologna.

“Una cosa particolare che accade a noi educatori, è quello di constatare che maschi e femmine ad una certa età devono cambiare operatore- spiega Caterina ai microfoni di Psicoradio – L’utente maschio deve passare da un’educatrice a un educatore: questo perché il fatto che corpo stia cambiando viene vissuto come un problema”.

Il lavoro di MaxUlivieri e il progetto Love Giver hanno dato vita una proposta di legge depositata in parlamento dall’on. Lo Giudice del PD.

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