Questa
settimana dalle onde di Psicoradio prenderanno vita tartarughe che
ballano un lento can-can, elefanti “in marcia” e altri animali ballerini che, attraverso le note musicali del compositore Camille Saint-Saens, mettono in scena un simpatico ed eccentrico carnevale.
“Il carnevale degli animali – racconta Cristina, la direttrice di Psicoradio
– è una delle opere più famose del compositore francese. L’autore
stesso ne proibì l’esecuzione completa fino a quando fosse stato in
vita. Il motivo di questa decisione non è noto, alcuni lo attribuiscono
al fatto che Saint-Saens scrisse l’opera come scherzo musicale, usando
brani di colleghi famosi e che quindi temesse che ciò potesse nuocere al
suo buon nome”.
E poi ci sono i gatti di Charles Baudelaire che con la loro flessuosa eleganza ricordano al poeta la femminilità della sua donna e il gatto di Pablo Neruda, l’unico animale che ha il coraggio di voler essere solo se stesso.
L’uomo
vuole essere pesce e uccello
il serpente vorrebbe avere ali
il cane è un leone spaesato
l’ingegnere vuol essere poeta
la mosca studia per rondine
il poeta
cerca di imitare la mosca
ma il gatto
vuol solo essere gatto
ed ogni gatto è gatto
dai baffi alla coda
dal fiuto al topo vivo
dalla notte
fino ai suoi occhi d’oro.
La sfilata degli animali si conclude con i piccioni, che per Eugenio Montale
rappresentano la solitudine, sentimento che è spesso parte della vita e
che gli psicoredattori Claudio e Morena hanno vissuto e superato anche
grazie agli amici animali.