Psicoradio ricorda Vittorio Arrigoni e l’importanza del quotidiano
La puntata si apre col saluto che Psicoradio dedica a Vittorio Arrigoni, il giornalista e attivista per i diritti umani ucciso la settimana scorsa a Gaza.
Psicoradio ha conosciuto virtualmente Vittorio quando insieme a lui ha ricevuto il premio Marconi, vinto il 16 maggio 2009. Sul palco a ritirare il premio c’era sua madre, lui era bloccato a Gaza.
In quell’occasione ha inviato un filmato per dare il suo messaggio “Restiamo umani anche quando intorno a noi pare che l’umanità si perda”.
Gli psicoredattori ricordano il profondo silenzio degli spettatori, davanti al filmato del pacifista, rapiti dalle sue parole e dal suo carisma.
Dai semi di pace sparsi dalle parole e dalle azioni di Vittorio, la puntata prosegue spargendo semi di felicità.
Gli psicoredattori svelano agli ascoltatori i loro piccoli momenti di gioia quotidiana, anche se “ Ci sono dei momenti intimi che perché restino felici non devono diventare parola” come racconta la psicodirettrice, proseguendo ”la felicità per me è guardare gli occhi del mio gatto e sentire che per un attimo creature diverse possono comunicare”. Per qualcun altro felicità è immaginare le vie e i paesaggi di casa mentre si sta tornando, oppure “preparare da mangiare per se e per la propria compagna e anche, perché no, fare l’amore”. Ma anche sapere che il tuo migliore amico è diventato papà e riuscire a condividere una felicità che non è la tua.
Nella parte locale una redattrice lancia una provocazione raccontando una storia che invita a riflettere sul nostro rapporto con gli animali.