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Continua l’inchiesta sul T.S.O., il trattamento sanitario obbligatorio
Nella puntata precedente si è ascoltata la voce di due pazienti che ritenevano il T.S.O. un’esperienza dolorosa ma tuttavia necessaria. In questa puntata invece, una paziente, Annalisa Landi, scrittrice, sostiene che il T.S.O. è una violenza, e propone la sua cancellazione per legge. Intanto, dice, i medici potrebbero applicare il trattamento sanitario tra le mura domestiche o in ambulatorio o in qualsiasi altro luogo.
Una poesia di Annalisa, letta in trasmissione, si intitola Si può essere duri senza perdere la tenerezza?
Secondo il dottor Filippo Renda, direttore del Diagnosi e cura di S. Giovanni in Persiceto a Bologna, il trattamento sanitario obbligatorio è sempre una sconfitta per il medico, ma in alcuni casi è ancora l’unico modo rimasto per intervenire quando il paziente non accetta di curarsi.
Due lettere giunte in redazione partecipano alla discussione.