Il popolo degli anima-li
Intervista all’etologo Roberto Marchesini
🔊 Puntata 830

“Gli animali non sono né nostri fratelli né subalterni: sono popoli altri, coinvolti come noi nella trama della vita e del tempo, compagni di prigionia dello splendido e faticoso travaglio della Terra” (Henry Beston, naturalista e scrittore statunitense, vissuto tra il 1888 e il 1968)

Tutte le forme di emarginazione si basano sul giustificazionismo della schiavitù e dello sfruttamento. Gli animali sono sempre stati l’archetipo di ogni forma di discriminazione. Ai microfoni di Psicoradio, Roberto Marchesini, etologo, scrittore, direttore didattico del SIUA, (Scuola Interazione Uomo Animale), parla di antispecismo: il movimento filosofico, politico e culturale che si oppone allo specismo ovvero la convinzione che la specie umana sia superiore alle altre specie e che, in nome di questa presunta superiorità, possa sfruttarle, abusarle e ucciderle. “L’etologia scopre ogni giorno nuove culture animali”, rivela alla redazione il dottor Marchesini, e continua riportando esempi sui vari modi con cui comunicano tra loro i “nostri compagni di viaggio”. Di animali molto diversi da noi, come ad esempio gli insetti, può dire la stessa cosa? Gli animali soffrono psicologicamente? Queste alcune delle domande a cui l’ospite risponde nel corso della puntata. “Pensate agli animali rinchiusi negli zoo – conclude il dottor Marchesini – costretti a vivere la prigionia, animali che arrivano a ripetere gli stessi movimenti in modo compulsivo, come l’orso che si dondola…”

Concludiamo la puntata con una riflessione sulla fragilità, tema che accomuna essere umani e non. Quando ti sei sentito più fragile, prima di essere consapevole della malattia o dopo? Questa è una delle domande a cui hanno risposto i redattori di Psicoradio raccontando la loro esperienza personale. “Io mi sento fragile nelle relazioni. A volte do tutto quello che posso, il massimo, ma in cambio ricevo poco e questo mi deprime. Poi mi basta ricevere un messaggio da una persona cara che subito il mio umore cambia”: è uno dei punti di vista emersi durante la tavola rotonda.