Difendo la mia fragilità (nella serie TV come nel libro e nella vita)
Da un (reale) TSO sta nascendo una serie di Netflix
🔊 Puntata 801

Nel 2020 Psicoradio aveva intervistato Daniele Mencarelli, che aveva vinto il Premio Strega ragazzi con il libro “Tutto chiede salvezza”. Al centro del racconto l’esperienza di un TSO (trattamento sanitario obbligatorio) che l’autore aveva subito, in seguito a un’esplosione di rabbia. Durante i sette giorni in cui si svolge la storia. Daniele farà la conoscenza di cinque persone, inizierà a fidarsi e imparerà a conviverci.

Oggi torniamo a parlare con l’autore perché, dato il successo del libro, Netflix ha deciso di produrre una serie che verrà lanciata in 187 paesi. Mencarelli partecipa come sceneggiatore alla realizzazione del film, e ci aspettiamo che dal ”sapere per esperienza reale” dell’autore nasca una serie tv molto diversa dalle solite. “Spesso il tema della malattia mentale viene affrontato senza la complessità necessaria” – osserva Mencarelli. “Io spero e credo che la serie, come il libro, offrirà una profondità superiore rispetto a quella di tanti racconti televisivi e dei social.”

Su questo progetto Mencarelli non può scendere troppo in dettagli e anticipazioni ma nonostante le limitazioni ha risposto alle nostre domande, ed esprime la sua opinione su come le patologie mentali vengono raccontate negli show televisivi e nel mondo digitale. E conclude: “Quello che mi spaventa nell’immaginario narrativo che viene offerto dai narratori contemporanei, è quest’idea della malattia mentale come qualcosa che sta alle spalle, solo una parentesi della vita dei personaggi.”