Mia Martini nell’universo
Sottotitolo
 
🔊 Puntata 678

“Sai, la gente è strana… sai, la gente è matta… sai la gente è sola…”
Guidati dalla voce dolorosa e potente di Mia Martini, alcuni redattori di Psicoradio affrontano i temi dell’esclusione di chi viene  etichettato come “diverso”.

Una delle voci più espressive della musica italiana, Mia Martini affronta una canzone di Bruno Lauzi che sembra quasi riferita ad un suo tema autobiografico: la solitudine, e forse anche l’esclusione dalla scena per via di alcune dicerie sul suo conto. “Almeno tu nell’universo” è un suo grande successo che alcuni redattori di Psicoradio hanno scelto per commentarlo. Un testo che parla di solitudine e diversità, di senso di esclusione, ma anche della speranza che almeno qualcuno “diverso” possa essere sincero con lei: “Almeno tu, non cambiare, resta per sempre sincero e non mi lasciare sola” È una diversità riconosciuta positiva: “lucente, brilla come un sole”.
E V. commenta “non mi è mai successo che la mia diversità venisse considerata come un di più” 

In quella che un altro redattore definisce quasi “una preghiera” la cantante si rivolge all’unica persona che non l’ha tradita e abbandonata. C’è nell’ascoltarla anche ovviamente il riflesso della depressione che l’ha accompagnata in un lungo periodo, fino all’atto finale del suicidio. Ma vince nel testo il bisogno di rivolgersi a un altro essere che possa riconoscerla, e non lasciarla sola.