
Molte donne, subito dopo il parto, provano la sensazione di essere inadeguate a interpretare un ruolo descritto da tutti come “naturale” e nello stesso tempo perdono lo sguardo degli altri che le ha accompagnate e sostenute nei lunghi mesi della gravidanza.
“Dopo il parto mi sono sentita come la carta di un giocattolo scartato la mattina di Natale. Quella carta tanto ammirata nei giorni di attesa che viene buttata perché ormai abbiamo il regalo”.
Silvana Quadrino, pedagogista e psicologa dell’eta evolutiva, in questa seconda puntata dedicata al periodo della gravidanza e del parto, racconta come il post partum sia un periodo di dolore e adattamento fisiologico, che non va soffocato ma accompagnato e supportato, con la collaborazione del compagno e della famiglia che avranno il compito, difficile, di non essere giudicanti verso un rapporto madre-figlio che si sta costruendo.
“Anche l’attaccamento verso il neonato, questo essere invadente, richiedente, difficile da maneggiare, non è necessariamente immediato, ma ha bisogno di tempo” ricorda la Quadrino.
Insomma, quando nasce un bambino nasce anche una mamma, aiutiamoli a crescere insieme.