Il corpo rimosso
“Alimentazione e salute mentale”, un libro con uno sguardo diverso su corpo e mente
🔊 Puntata 623

In questa puntata parliamo dei corpi delle persone con un disturbo psichico; quel corpo che è quasi un rimosso, quando si parla di salute mentale. Corpi che troppo spesso sono vittima degli effetti collaterali di psicofarmaci e di cattivi stili di vita di cui ci si occupa troppo poco, come fossero conseguenze inevitabili del disturbo psichico. Un esempio: alcuni psicofarmaci provocano un forte acquisto di peso, anche 10 o 20 chili, che in breve tempo trasforma il corpo.

Marie Francois Delatour, presidente del CUFO (Comitato Utenti, Familiari e Operatori), che riunisce 34 associazione della salute mentale, insieme alla nutrizionista Anna di Muzio, ha scritto un libro dal titolo “Alimentazione e salute mentale”, edito da Pendragon.

Lo spunto principale del libro è stata proprio la preoccupazione dei familiari e dei pazienti rispetto agli effetti collaterali di molti psicofarmaci. – racconta Delatour – Da qui nel 2015 è partito un percorso con l’Azienda USL di Bologna, per migliorare il benessere fisico delle persone con disagio psichico, attraverso piani alimentari, diete personalizzate, attività fisica e un continuo monitoraggio degli obiettivi raggiunti dai singoli pazienti.

I risultati sono stati subito evidenti: riduzione del peso, migliore qualità del sonno, un’attività intestinale più regolare e in alcuni casi anche una riduzione delle quantità di farmaci assunti”. Il programma ha coinvolto famiglie, utenti accolti in gruppi appartamento o in altre strutture residenziali; molti all’inizio del progetto non cucinavano mai in casa e spesso non sapevano realizzare neanche le ricette più semplici. Poi “hanno scoperto il piacere di cucinare insieme e anche della convivialità della tavola. Il cibo è diventato lo strumento per stare con gli altri”.

Alimentazione e salute mentale” non insegna solo a mangiare meglio: una parte del libro è dedicata a teorie di cui oggi si sente parlare sempre più spesso, che collegano alcuni disturbi mentali con il sistema immunitario, lo stato di alcuni organi, primo tra tutti l’intestino, ed i livelli di infiammazione presenti nel corpo. Per esempio, viene ricordata la recente traduzione di un libro di Edward Bullmore – neuropsichiatra, neuroscienziato e dal 1999 professore di psichiatria all’università di Cambridge: La mente in fiamme – un nuovo approccio alla depressione, (Bollati-Boringhieri). Il testo inizia con spiegazioni sul funzionamento del sistema immunitario e con risultati di studi secondo i quali l’infiammazione del corpo puo’ rientrare tra le cause della depressione (per chi vuole approfondire).
Secondo questo approccio, curare un disturbo psichico non vuol dire solo attenuarne i sintomi, ma prendersi cura del paziente nel suo complesso, corpo e mente – che non sono ambiti così separati.

 
PERSONAGGI IN CERCA D’AUTORE (UNDERGROUND)”

Alta formazione a teatro

Psicoradio è andata alle prove dello spettacolo “Personaggi in cerca d’autore (Underground)” “Personaggi in cerca d’autore (Underground)”, il saggio finale del corso di “Alta formazione per la figura dell’attore” gestito da Arte e Salute onlus in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale di Bologna.

 

Non è un corso di teatro come tanti: l’obiettivo è far lavorare insieme giovani con un disagio psichico che aspirano a fare teatro con aspiranti attori (apparentemente!) senza. Tutti insieme imparano le tecniche necessarie alla formazione dell’attore da docenti professionisti. La redazione ha intervistato allievi del corso, attori della compagnia Arte e Salute e il regista Nanni Garella. “Io interpreto il padre, una parte difficile perché è un padre pieno di rimorsi e di malinconie. Pero’ mi piace fare questo personaggio perché cerco di tirar fuori i miei ricordi personali per metterli in scena”, racconta Filippo, ex redattore di Psicoradio e oggi attore di Arte e Salute. “Oggi non saprei cosa vuol dire normalità”, commenta invece una corsista.

Lo spettacolo finale, con la regia di Nanni Garella, è in scena dal 4 all’8 dicembre al Teatro delle Moline di Bologna. Una produzione Arte e Salute Onlus, Emilia Romagna Fondazione Teatro, cofinanziato dal Fondo sociale europeo in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale di Bologna.