Prima che la violenza esploda
La violenza non è un fulmine a ciel sereno
🔊 Puntata 616

A Trieste un ragazzo di 29 anni, Alejandro Meran, ha ucciso due poliziotti dopo che era stato portato in questura per un accertamento sul furto di un motorino. Di lui si è detto che sentiva le voci, e adesso si chiede una perizia psichiatrica. Psicoradio vuole sottolineare alcune cose. Primo: la madre era andata in un centro di igiene mentale a dire che il figlio stava male e  a chiedere aiuto portando con se le ricette delle medicine che il figlio prendeva in Germania e che ormai non prendeva più. Le è stato risposto che se  il ragazzo non si faceva male o faceva male a qualcuno, non si poteva fare nulla. Se la richiesta di questa donna fosse stata presa davvero in carico, quasi di sicuro le cose sarebbero andate in modo diverso.

 

Un altro tema è quello del “sentire le voci”. Qualche tempo fa, in una puntata intitolata “Voci cattive lasciate sole” parlavamo di  un caso di violenza in cui una persona che soffriva di disturbi psichici era stata lasciata sola, non seguiva nessuna cura. Le  voci che nascono spesso da traumi dolorosissimi, ma è possibile intercettarle, affrontarle, contenerle.  Terzo punto:  “la violenza non è mai un fulmine a ciel sereno”: è frutto di un processo che ha indizi precedenti. Lo dicono ad esempio le storie dei femminicidi: prima di arrivare all’atto di uccidere, l’uomo ha minacciato, insultano, picchiato. Per questo,  oggi si stanno diffondendo luoghi dove una persona che sente crescere dentro di se la violenza può andare per essere aiutato ad affrontarla e contenerla.  Lo ripetiamo: la violenza non è un fulmine a ciel sereno e dire che chi sente le voci e ha un disturbo psichico è necessariamente un violento sarebbe come dire che tutti gli uomini sono violenti, Psicoradio non è d’accordo. O ci sbagliamo?

AUTISMO, SENTIMENTI  E VOCI
 Psicoradio continua a parlare di autismo, con Rita Di Sarro, psichiatra e neurologa che conduce un programma integrato “Disabilità e Salute Mentale” per il Dipartimento di Salute Mentale di Bologna.
Si sono diffuse tante false credenze in relazione all’autismo e la redazione ha cercato dunque di chiarire e dissipare molti dubbi e timori in merito, affidandosi all’esperienza medica e scientifica della psichiatra. Le abbiamo chiesto ad esempio se l’autismo è guaribile o meno e lei ci ha risposto che “di autismo non si guarisce ma si possono modificare tutti  o una parte dei comportamenti”.

 

Altra “leggenda” da sfatare: è vero che i vaccini antinfluenzali possono provocare l’autismo? “Assolutamente no,” incalza la Di Sarro, “sono stati per tanti anni demonizzati e c’è ancora gente che pensa che i vaccini facciano male. Questo perché c’è una sorta di coincidenza tra il periodo delle prime vaccinazioni di un bambino e lo stesso periodo in cui compaiono i sintomi dell’autismo.”
Come spiega la psichiatra ai microfoni della redazione, l’autismo ha un’origine genetica “sarà poi il contesto, ad esempio quello familiare, scolastico o l’intervento di personale specializzato a migliorare l’interazione sociale”: Il programma che la dottoressa porta avanti per l’Azienda USL di Bologna prevede una serie di test di tipo cognitivo e comportamentale per capire quale sia il percorso educativo più adatto alla singola persona.

Quali sono altri stereotipi sull’autismo? “Una persona autistica non prova sentimenti. È assolutamente falso. Le persone autistiche provano forti sentimenti, si innamorano. Anche su questo devono fare però un percorso educativo: bisogna spiegare loro come condividerlo e comunicarlo all’altra persona”.

Infine altri falsi miti sul disturbo dello spettro autistico riguardano il percorso di guarigione. Esistono sperimentazioni con farmaci, integratori e diete, ma nella letteratura scientifica “non esistono indicazioni e riferimenti a questi tipi di terapie”, conclude la neurologa Rita Di Sarro.