A quarant’anni dalla Legge Basaglia i teatri della salute mentale (le compagnie teatrali formate dai pazienti psichiatrici) di tutta Italia si sono dati appuntamento a fine maggio all’Arena del Sole di Bologna per raccontare le loro esperienze e fare rete. Al convegno I teatri della salute mentale. Sul palco con Basaglia dopo 40 anni c’era anche Psicoradio, in veste di media partner, che ha chiesto ai principali attori del mondo del palcoscenico qual è il significato di questa esperienza e perché un attore che soffre di disagio mentale possa essere un bravo attore.
La redazione di Psicoradio ha raccolto varie voci tra cui quella del noto attore e regista teatrale, Claudio Misculin, e del drammaturgo e scrittore, Giuliano Scabia, che all’epoca ha lavorato a stretto contatto con Basaglia e anche le testimonianze di alcuni attori delle compagnie teatrali bolognesi di Arte e Salute Onlus, tra i protagonisti della giornata. Alla domanda di un nostro redattore, l’istrionico Claudio Misculin spiega perché è utile l’attività teatrale per dare un senso alla propria sofferenza psichica, affermando: “E’ meglio dargli un senso per sé e per gli altri. Se gli dai un senso è possibile addirittura che la sofferenza diminuisca e se ne vada via”. Abbiamo voluto affrontare il tema dei pazienti psichiatrici come attori a teatro anche con Giuliano Scabia, che ci racconta “Il mio interesse è il cammino di conoscenza che si fa insieme”. Per avere un quadro più completo del panorama del teatro della salute mentale abbiamo intervistato i diretti interessati, gli attori della compagnia di Arte e Salute Onlus di Bologna. Tante le testimonianze di chi ha calcato il palcoscenico, tra queste quella di un’attrice della compagnia che racconta il suo amore per la scena: “Il bello del teatro è che sai quello che succede, sai quello che devi dire nel momento stabilito: non ci sono sorprese”