Le Polizie Internazionali considerano il maltrattamento di animali un potente indicatore di pericolosità sociale; e la malavita organizzata obbliga i nuovi adepti a torturare ed uccidere animali a loro cari, come efficace tirocinio per la vita delinquenziale. Ciononostante, in Italia la tortura sugli animali è considerato un reato minore. In questa puntata parliamo di un legame sanguinoso, quel collegamento che, secoli or sono aveva già individuato il poeta Ovidio: la linea tanto sottile quanto forte che lega la violenza perpetrata sugli animali a quella perpetrata sugli umani. La redazione intervista Francesca Sorcinelli, educatrice per minori, che è anche fondatrice e responsabile dell’associazione LINK-Italia. Si tratta di una associazione che dal 2009 si è assunta il carico di compensare le mancanze (scientifiche, culturali e sociali) del nostro paese, sulla correlazione (LINK) fra maltrattamento di animali e violenza tra le persone. Sorcinelli racconta un episodio avvenuto all’interno di una scuola, una violenza compiuta da alcuni ragazzini ai danni di gatti e galline, e sottolinea quanto sia difficile educare i bambini al rispetto degli animali in una società che ha istituzionalizzato l’uso e l’abuso di questi ultimi…
Paura del terrorismo? “Paragono questa paura a un’ombra che ci segue e che a volte non vediamo perché il sole la copre, ma c’è sempre”. Dopo i recenti attentati di Parigi alcuni redattori di Psicoradio hanno chiesto ai passanti, nel centro di Bologna, se in questo clima che si è venuto a creare hanno paura, se questo cambia le loro abitudini o se hanno notato cambiamenti nel comportamento delle altre persone. Un ragazzo, per esempio, ci dice: “non ho paura perché per lavoro devo viaggiare molto e non posso a trent’anni permettermi di stare a casa”. Un’altra persona, invece: “sì, un po’ ho paura ma l’importante è informarsi, perchè l’ignoranza è proprio quello che vogliono loro. Paragono questa paura a un’ombra che ci segue e che a volte non vediamo perché il sole la copre, ma c’è sempre”.