NEWS! IL 31 MARZO GLI OPG NON SARANNO CHIUSI
(e il Friuli non vuole le REMS)
🔊 Puntata 379

Il punto sulla chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari in Italia. Intervista di Psicoradio con il dott. Angelo Fioritti, direttore del Dipartimento di salute mentale di Bologna

Se questo fosse un paese come si deve, dal primo aprile festeggeremmo la chiusura dei 6 OPG sparsi per l’Italia – gli Ospedali psichiatrici giudiziari in cui sono internate le persone che hanno commesso un reato quando non erano in grado di intendere e volere.

Lo prevedeva sette anni fa un decreto del 2008, lo ha chiesto la legge del 2014 “disposizioni urgenti in materia di superamento degli OPG”.

Però, quasi sicuramente il 31 marzo gli OPG non saranno chiusi.

Non sono pronte infatti le REMSle “ Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza” nelle quali dovranno essere internate quelle persone che oggi sono negli OPG e che non possono essere dimesse dalle misure di sicurezza.
Si tratta di strutture piccole – non più di 20 posti letto – e soprattutto saranno gestite da personale sanitario, e questa è una grande differenza rispetto agli OPG. Ma gli OPG ci metteranno ancora del tempo a chiudere.

Lo sostiene il dott. Angelo Fioritti, direttore del Dipartimento di salute mentale di Bologna, in una intervista a Psicoradio che fa il punto sulla situazione italiana.

La data del 31 marzo non verrà rispettata, perché per quella data in quasi nessuna regione ci saranno REMS attive. Le uniche regioni che avranno REMS pronte saranno l’Emilia Romagna (con 2 REMS per complessivamente circa 24 posti) e la Basilicata (10 posti).”

Per la maggior parte delle altre regioni esistono piani di transizione che prevedono l’aperture di REMS entro il 2015. Però ci sono alcune regioni che non hanno ancora un programma di transizione, tra cui il Veneto, “ Il Friuli Venezia Giulia, ,essendo a statuto speciale, ha deciso addirittura di non recepire la legge nazionale – continua Angelo Fioritti. Quindi non solo non ha un piano di transizione, ma si ritiene anche non tenuta ad aprire le REMS. I pazienti del Friuli rimarranno dunque dentro agli OPG.”

Anche l’OPG di Reggio Emilia dovrà rimanere aperto dopo il 31 marzo, per custodire quegli internati che non possono uscire perché le loro regioni di provenienza non hanno pronte le REMS. Per esempio, attualmente molti internati provengono proprio dal Veneto. Quindi, ancora ritardi e qualche incertezza per gli attuali settecento internati negli OPG in Italia.

Di certo si sa che le persone dichiarate “dimissibili”saranno prese in carico dai Dipartimenti di salute mentale delle regioni di provenienza, e vivranno situazioni differenziate: in comunità, in appartamento, e anche a domicilio, se c’è la condizione per farlo.

Le REMS saranno utilizzate solo in quei casi in cui una persona è giudicata pericolosa, e dovrà essere sottoposta a misure di sicurezza. Ci sono molte altre questioni delicate; per esempio, il fatto che alcune regioni potrebbero affidare a strutture private la custodia degli internati, perché la legge non chiarisce questo punto, e questo mescolare controllo con business desta molte preoccupazioni.

Di questo ed altri temi Psicoradio parlerà nelle prossime due puntate dedicate agli OPG, che parleranno ancora della situazione nazionale e internazionale, e racconteranno le strutture che stanno nascendo in Emilia-Romagna