Questa puntata di Psicoradio parla di una potente figura femminile che è stata spesso legata a immagini negative: Lucrezia Borgia. Descritta come avvelenatrice di amanti, madre priva di affetto per i figli e incestuosa sorella di Cesare Borgia, chi era davvero Lucrezia Borgia?
La psicoanalista Mariangela Pierantozzi ha voluto riscattare il personaggio di Lucrezia Borgia con una rilettura del testo omonimo di Maria Bellonci. Per la psicanalista, Lucrezia non è stata né incestuosa, né un’avvelenatrice, è stata solo “presa ad esempio del mito nero dei Borgia, perché unica donna della famiglia”.
Mariangela Pierantozzi condurrà l’incontro “Lucrezia Borgia: strumento e vittima di maschili ambizioni”, organizzato dall’associazione Officina Mentis, che si svolge sabato 14 marzo alle ore 17,30 presso librerie Einaudi a Bologna.
Anche un’autrice di fumetti giapponesi – Fuyumi Soryo si è appassionata a Lucrezia Borgia, e le ha dedicato il manga “Cesare: il creatore che ha distrutto”. Anche qui Lucrezia non è una fredda calcolatrice incapace di amare: al contrario, è disegnata piena di amore per la vita e per il fratello.
Nella seconda parte della puntata Psicoradio racconta un punto di vista sulla donna un po’ diverso. E’ quello che emerge dal libro “La squadra H e la casa delle finestre che piangono”di Maurizio Cocchi. Portatore di handicap e presidente della Virtual Coop, una cooperativa composta in prevalenza da disabili, Cocchi racconta in questo libro la storia di una squadra di poliziotti un po’ speciale, cinque persone con handicap, che risolvono i casi con la forza d’animo che viene dalla forte collaborazione tra loro.
Ma le donne del suo libro sono state oggetto di molte rimostranze da parte di alcune redattrici di Psicoradio! Perché, gli hanno contestato, le sue protagoniste sembrano non avere identità propria se non come oggetto di piacere (proprio o altrui); sembrano, secondo una redattrice “ delle assatanate”. E Maurizio Cocchi risponde: “A me la donna piace forte” .