UN ESTENUANTE LIETO FINE
L’ anoressia vista dalla madre
🔊 Puntata 339

Clicca qui per ascoltare la puntata

 

“Mia figlia Maria aveva più di vent’anni ma era uno scricciolino. Non gliene avresti dati più di otto […] Sembrava uno scheletro, un morto vivente”. Rosaria ricorda così la figlia, quando era anoressica; per rispettare la privacy, la sua lunga intervista è stata trasformata dalla redazione in un racconto.

Rabbia, preoccupazione, senso di colpa, impotenza, ma anche isolamento; i sentimenti che affollavano Rosaria erano tanti: ”non potevo parlarne con nessuno perché l’argomento era un tabù.

 

Dalle nostre parti dire che una ragazza è anoressica è un po’ come dire che è una squilibrata”. La figlia adesso ha ripreso una vita normale.

 

Però, secondo Rosaria dall’anoressia non si esce mai del tutto, e bisogna vigilare.

 

La puntata prosegue con un contributo di un’amica di Psicoradio, Angela Baraldi, attrice e cantante, che spiega alla redazione come è riuscita ad uscire da un momento di sofferenza. Le sono serviti i farmaci, ma anche, molto, gli amici; e consiglia di “scremare le amicizie, scegliendo solo coloro che non ti giudicano e non assorbono inutili energie”.

 

Angela Baraldi ci racconta che da ragazzino Lou Reed ha subito vari elettrochoc, portato dallo psichiatra dai genitori perché si vestiva da donna. L’orgoglio gli ha impedito di uniformarsi, per poi emergere con i contorni di un artista anziché di un folle, come lo avevano marchiato i suoi genitori.