
In questi mesi Psicoradio ha raccolto le voci di alcuni personaggi famosi come Dacia Maraini, Albertina Soliani ed Eugenio Borgna, che parlano dell’importanza, anche culturale della legge 180 che ha sancito la chiusura dei manicomi e il riordino della psichiatria in Italia ed esprimono il loro parere sui tentativi di modifica che ciclicamente vengono portati avanti.
Tra le diverse testimonianze c’è Lella Costa che si riferisce alla salute mentale come bene comune e Nichi Vendola che racconta la sua esperienza di giornalista infiltrato in un manicomio sardo, quando ancora queste strutture non erano state chiuse dalla legge.
Lo psichiatra Eugenio Borgna, che ha lavorato in manicomio ed è stato uno dei protagonisti del movimento psichiatrico che ha portato alla cosidetta legge Basaglia, racconta invece che la psichiatria è fatta non di muri, ma di dialogo, ascolto e comprensione.
E ci sono i punti di vista della scrittrice Alice Banfi, che ha vissuto per anni a stretto contatto con la cura psichiatrica, e di Benedetto Saraceno, che ha avuto conferme anche a livello internazionale presso l’OMS, che la legge italiana sulla psichiatria è un punto di riferimento.
Psicoradio lancia anche il Concorso “Un cestone niente male per un nome originale”. Gli psicoascoltatori sono invitati a proporre le loro idee per trovare un nome a un nuovo sito informativo, un progetto, di una rete di associazioni di utenti e familiari della salute mentale, realizzato in collaborazione con Psicoradio, l’Istituzione Minguzzi e il Dipartimento di salute mentale di Bologna. Si tratta di un sito che partirà dalle domande di chi ha bisogno, per raccontare i servizi del DSM e le opportunità per chi soffre di un disagio psichico.
Inviateci i vostri nomi!