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“Poi quando escono tornano ad ammazzare” ha detto una signora intervistata per strada, commentando la notizia della chiusura degli OPG entro il 2013.
“La pericolosità è un concetto giuridico che non trova fondamento scientifico”. Sono invece le parole utilizzate dal dottor Angelo Fioritti direttore del dipartimento di salute mentale di Bologna che Psicoradio ha intervistato sul superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, stabilito in una recente legge del governo Monti.
Gli OPG non sono stati chiusi con la legge 180 perché per farlo bisognava cambiare il codice penale, procedura lunga e che richiede ampia convergenza politica. Per questo anche ora il termine corretto non è chiusura, ma superamento dell’OPG: si dovranno trasformare i luoghi e i modi di curare le persone ritenute incapaci di intendere e di volere nel momento in cui hanno compiuto un reato.
A proposito di pericolosità, nell’intervista emerge che le persone con un disturbo psichico sono maggiormente vittime che artefici di reati. Inoltre una ricerca condotta dal 1994 al 2000 in tutte le regioni d’Italia sulle persone che uscivano dagli OPG ha dimostrato che è bassissima la percentuale di chi torna a compiere reato. Anche per questo il dottor Fioritti è d’accordo con questo provvedimento legislativo, che prevede la creazione di strutture in ogni regione, gestite internamente da personale sanitario e con la polizia penitenziaria addetta solo alla sorveglianza esterna.
“Questa è una partita dove un atteggiamento sanamente riformista è meglio di uno rivoluzionario”, ha commentato il dott. Fioritti, a proposito di chi invece chiede che i pazienti che compiono reati non vengano necessariamente rinchiusi in luoghi separati, ma affidati ai servizi psichiatrici.